COMUNICATO STAMPA
Ciampino: con l’insediamento della commissione consiliare speciale e la lettera aperta del coordinamento di associazioni cittadine IGDOLAB.
Igdo di nuovo al centro dell’attenzione
IGDOLAB, il coordinamento di 12 associazioni cittadine, torna a dire la sua sul futuro del complesso del Sacro Cuore, ribadendo la convinzione che sulle scelte che la città prenderà sul grande edificio che tanta parte del centro cittadino occupa, si determinerà il futuro disegno di Ciampino.
Dopo aver ripercorso per sommi capi la storia degli ultimi 2 anni e mezzo, dalla prima lettera aperta al Sindaco del giugno 2007 sulla “Questione Igdo” al convegno di ProgettiamoCi del 23 e 24 Ottobre scorso sulle esperienze italiane di progettazione partecipata, IGDOLAB con la nuova lettera aperta al Sindaco, agli Assessori, ai Consiglieri, ai membri della neoinsediata commissione consiliare speciale Igdo, fa il punto della situazione e pone a tutti gli attori che determineranno le scelte future alcuni quesiti, chiedendo risposte indispensabili per fare chiarezza sull'annosa vicenda e sul percorso che si vuole intraprendere (il testo della lettera è disponibile all’indirizzo web: http://sites.google.com/site/igdolab/lettera). Due anni e mezzo di prese di posizione, di analisi, di produzione di documenti, di coinvolgimento della città mettendo al centro “il valore della memoria”. Oggi più nessuna forza politica si espone a favore della demolizione del complesso del Sacro Cuore e tutti ne difendono il valore come “memoria storica della città”. Sicuramente un successo per Igdolab, ma grandi sono ancora le distanze che separano il Coordinamento e l’Amministrazione.
Quale ruolo potrà avere la neoistituita Commissione consiliare speciale sull’Igdo nell’accorciare o nel divaricare ancor più le distanze è l’attuale posta in gioco.
Di certo c’è che IGDOLAB ha un obiettivo chiaro che è scritto già nel suo acronimo: l’apertura di un LABORATORIO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA per avviare un processo realmente inclusivo, che riconosca nell’incontro e nella molteplicità delle proposte possibili una preziosa occasione di crescita culturale e sociale collettiva. Il Sindaco ha più volte espresso in maniera chiara forti resistenze su un possibile ribaltamento dei tradizionali meccanismi decisionali. Non si faranno di certo passi avanti se si pensa di chiudere i problemi nella stanza di una
commissione consiliare incaricata della ricerca di una proposta di riqualificazione dell’area. Né basta parlare di un generico concerto con tutte le parti coinvolte, comprese la proprietà e le
associazioni.
“QUELLO CHE NON È DATO SAPERE – afferma Igdolab nella sua lettera – è qualcosa che invece noi riteniamo importante, ossia LA MODALITÀ E GLI STRUMENTI CHE SI VORRANNO UTILIZZARE PER QUELLA CHE APPARE PIÙ UNA MERA CONSULTAZIONE CHE UN COINVOLGIMENTO REALE”.
Coinvolgimento che non può realizzarsi, afferma IGDOLAB, se non con l’APERTURA ISTITUZIONALE che dà la necessaria autorità decisionale, DI UN LABORATORIO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA: le innumerevoli esperienze italiane e straniere di questa pratica lo stanno a dimostrare, che è l’unico modo per arrivare a soluzioni veramente condivise.
La lettera però dimostra anche che Igdolab non ha una chiusura preconcetta nei confronti della mossa dell’amministrazione: ben vengano, da parte di ognuno che è chiamato a prendere decisioni, momenti di approfondimento e di studio delle documentazioni. Al riguardo mette a disposizione il lavoro prodotto in questi due anni: la proposta del Laboratorio inoltrata all’amministrazione nel 2007, la documentazione storica prodotta e sintetizzata nel volumetto “Igdo il valore della Memoria” ed un’analisi sul perché va riproposto il vincolo per il valore di testimonianza storica ed antropologica da parte della Soprintendenza, evidenziando le distorsioni procedurali che l’hanno resa finora soccombente di fronte al Tar. Ma a rendere precario il rapporto contribuisce il termine temporale di 6 mesi, prorogabili ad 1 anno, per l’adempimento del mandato della commissione. Un termine che consegna inevitabilmente ogni decisione alla Giunta che scaturirà dalle prossime elezioni amministrative, rischiando di tradurre il tutto in un semplice esercizio accademico, o peggio, in un espediente per temporeggiare senza assumersi responsabilità effettive. IL PENSIERO CHE I SOLENNI IMPEGNI PER LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA IGDO FARANNO PARTE, ANCORA UNA VOLTA, DELLE PROMESSE ELETTORALI, PIÙ CHE UN’IPOTESI SEMBRA ORMAI UNA CERTEZZA. A quel punto si avrà il coraggio di stupirsi se i cittadini reagiranno con disinteresse, tedio e sfiducia? È perché ha scommesso sul nulla di fatto da giocarsi nella prossima campagna elettorale che il PDL ha rinunciato ad indicare il suo rappresentante nella commissione ed ai connessi gettoni di presenza?
Tornano per questo le stesse insistenti domande di sempre:
- Oggi, l’Amministrazione comunale è disponibile a sostenere concretamente l’iter di
apposizione del vincolo che la Soprintendenza potrebbe di nuovo proporre?
- Oggi, l’Amministrazione comunale ha intenzione di procedere con una Variante Urbanistica
che ripristini la destinazione pubblica dell’area?
- La Commissione speciale IGDO ha intenzione di delegare ad un laboratorio di
progettazione partecipata la definizione dei contenuti della Variante Urbanistica da
predisporre per l’IGDO?
Il Coordinamento IGDOLAB