L’intero processo, ha specificato Igdolab, deve avvenire sotto l’egida dell’Amministrazione comunale, che dovrà garantire lo svolgimento democratico del confronto, sostenendone l’impegno economico, e impegnarsi a tenere conto delle sue conclusioni.
L'Amministrazione dichiara non più proponibile il piano della proprietà (che prevedeva fra l'altro la demolizione dell'edificio), ma non ha ancora avuto il coraggio di revocarlo per paura di ritorsioni economiche che ricadrebbero, dice, sui ciampinesi sotto forma di tasse.
In appoggio del suo piano, la Siciet ha presentato alla Commissione una perizia, priva peraltro del benché minimo riscontro tecnico, in cui il complesso viene presentato come pericolante. La Commissione potrebbe presentare una contro-perizia, ma anche su questo non c'è una ancora una decisione.
L'Amministrazione è formalmente d'accordo sul Laboratorio di Progettazione Partecipata, ma non si può fare perché, dice, "non ci sono i soldi". I rappresentanti di Igdolab fanno notare che è solo questione di volontà, infatti esistono diversi finanziamenti finalizzati alla partecipazione dei cittadini, sia a livello europeo che da parte della Regione.
Leggi il resoconto completo dell'incontro pubblicato su Anni Nuovi.
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