Vi alleghiamo (clicca qui) il progetto che abbiamo presentato alla amministrazione comunale richiedendo l’avvio di un laboratorio di partecipazione popolare con riferimento all’area ex Igdo.
Crediamo che la centralità urbanistica dell’area, il suo valore storico e identitario, permetta di costruire un percorso reale di partecipazione e di sguardo alla città nel suo complesso, secondo il criterio di un bene comune da ricercare assieme.
Abbiamo lavorato ad un progetto dettagliato, recependo “buone pratiche” già avviate in Italia, con il proposito di attivare una modalità di coinvolgimento dell’intera cittadinanza. Siamo, infatti, ben consapevoli di come il termine “partecipazione” si presti ad una interpretazione riduttiva di semplice informazione e costruzione di un consenso effimero, incapace di incidere sui processi decisionali effettivi, che rimangono appannaggio di pochi.
Si tratta perciò di uno strumento di democrazia diretta che, prima di tutto, richiede la disponibilità al dialogo e al confronto tra posizioni diverse. A cominciare dalla ricostruzione storica degli eventi che hanno condotto alla situazione attuale. Quella da noi proposta nel progetto, infatti, è un documento aperto che vale come una premessa ad una più ampia ricognizione e confronto, senza tuttavia perdere di vista la progettazione per il futuro della città, evitando di rimanere prigionieri di contenziosi antichi.
Occorre,infatti, sfatare il luogo comune che considera la partecipazione popolare come un ostacolo al raggiungimento di determinati obiettivi di risoluzione dei problemi.
Al contrario, crediamo che, per la riqualificazione di una zona centrale del nostro contesto urbano, la partecipazione popolare permetta di dettare linee guida di dominio pubblico,aperte e trasparenti, e tali, perciò, da ostacolare ogni ipotetica azione speculativa di fronte ad una legittimazione da radicare all’interno del nostro tessuto sociale.
Considerando la decisione della giunta comunale, che sembra propensa ad attivare il laboratorio di partecipazione urbanistica, vi invitiamo a trovare occasione di confronto e condivisione considerando la molteplicità delle posizioni come una ricchezza.
Noi stessi, come proponenti, proveniamo da percorsi politici e culturali diversi e riteniamo che il ruolo delle amministrazioni pubbliche non sia quello dirigista “dall’alto”, ma quello inteso a sostenere e sviluppare la cittadinanza attiva, il coinvolgimento più ampio e diffuso della popolazione, l’iniziativa e la responsabilizzazione di soggetti sociali.
Associazione Colibrì, Circolo Legambiente Ciampino , Associazione Nucleo Architetti Ciampino, Comitato pro Igdo, Associazione Teresio Olivelli
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